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Rigorose direttive per i parchi solari in spazi verdi – Sun Contracting applaude al lavoro di NABU e BSW Solar

Per migliorare l’accettazione da parte della popolazione degli impianti fotovoltaici costruiti in spazi aperti e aree verdi, le due associazioni tedesche per la tutela della natura (NABU) e dell’industria solare (BSW Solar) hanno definito dei primi criteri – standard minimi – per rendere i parchi solari compatibili e rispettosi della natura. Un domani, queste regole dovrebbero diventare obbligatorie per tutti gli installatori.

 

Contrariamente all’opinione comune, parchi solari e impianti a terra di grosse dimensioni possono essere addirittura resi utili alla protezione della natura e delle specie. Al di sotto dei moduli fotovoltaici si riesce a creare un microclima, che può servire molto bene, per esempio, alla coltivazione di frutti di bosco, come emerso da un recente studio agri-fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico a terra, quindi, se sfruttato nel modo giusto, può diventare un habitat naturale ideale per animali, insetti, piante e coltivazioni.

 

Valorizzazione ecologica

 

Grazie ad un rigido rispetto delle regole in tema di biodiversità e conservazione della natura, l’utilizzo di ampi terreni come siti per i parchi solari può favorire un’armonia tra produzione di energia, flora e fauna. Tuttavia, al fine di garantire l’attuazione di questi criteri, sarà necessario integrarli fin dall’inizio nei processi decisionali, già in fase di selezione del sito e di progettazione degli impianti fotovoltaici.

 

Direttive rigide

 

Non solo per un maggiore gradimento popolare, ma anche per la migliore protezione della natura e della biodiversità, c’è bisogno di standardizzare delle direttive rigide. Le associazioni NABU e BSW Solar affermano che per la costruzione di impianti fotovoltaici dovrebbe essere data priorità alla scelta di terreni in zone agricole svantaggiate. Viene escluso l’intervento in aree naturali protette, biotopi e riserve della biosfera. Le file di moduli dovrebbero essere posizionate in modo tale da garantire una sufficiente infiltrazione delle precipitazioni. Non più di 5% di una superficie dovrebbe essere sigillata per l’installazione di fotovoltaico. Queste alcune delle indicazioni.

 

Fotovoltaico senza sigillare superfici in più

 

L’impegno a evitare il più possibile ulteriori impermeabilizzazione del suolo ha accompagnato anche l’attività dell’azienda internazionale Sun Contracting AG fin dai suoi inizi. Per i progetti fotovoltaici, l’azienda predilige la costruzione degli impianti su superfici già sigillate, dove possibile, come i tetti su edifici già esistenti, di imprese commerciali, industriali, del settore pubblico o capannoni inutilizzati. La costruzione di sistemi fotovoltaici su edifici o terreni in disuso è resa possibile da Sun Contracting, grazie all’immissione dell’elettricità generata nella rete pubblica, senza un necessario autoconsumo minimo diretto sul posto.

 

Ritratto aziendale

 

Sun Contracting AG e le sue partecipate sono attive da undici anni nel settore fotovoltaico, dove hanno raggiunto una posizione di rilievo soprattutto nell’area tedescofona. Con il loro innovativo concetto energetico di Contracting fotovoltaico, il gruppo aziendale che si riferisce alla casa madre in Liechtenstein, gestisce attualmente 312 impianti fotovoltaici in Austria, Germania, Liechtenstein e Slovenia. Accanto alla costruzione e amministrazione di impianti fotovoltaici, Sun Contracting AG è impegnata nell’emissione di investimenti sostenibili. Al momento sono cinque i suoi prodotti disponibili per la sottoscrizione, di cui quattro obbligazioni notificate in 15 Paesi europei e sottoscrivibili online ancora fino all’autunno 2021.

SUN CONTRACTING AG
Landstrasse 15
LI-9496 Balzers
E-Mail: office(at)sun-contracting.com
Tel.: +423 380 09 90

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