Skip to content

Possibile apprendere qualcosa di utile dall’attuale crisi energetica? Fare meglio per il futuro evitando di ripetere gli errori del passato è imperativo

Dall’agenzia di analisi e consulenza internazionale Wood Mackenzie arriva un nuovo rapporto dal titolo “Security alert: Five lessons from the energy crisis”, che riporta cosa sia utile imparare dall’attuale crisi che investe il settore energetico. La crisi in corso è un campanello d’allarme che evidenzia le debolezze dei sistemi energetici in costruzione da decenni. È necessario ora correggere alcuni di questi difetti.

 

La crisi energetica attuale rappresenta il più significativo shock ai mercati energetici mondiali dagli anni ’70. Stavolta, però, si aggiunge un altro problema non indifferente che il mondo sta cercando intanto di indirizzare: la minaccia del catastrofico cambiamento climatico. Non va perso di vista quanto deciso a Parigi, che prevede entro il 2050 il raggiungimento di zero emissioni per cercare di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Una tensione tra le questioni di sicurezza e convenienza energetica, da risolvere con urgenza, e la sfida del cambiamento climatico, da pianificare sul lungo termine, è inevitabile.

 

Le fonti fossili ancora troppo importanti

 

Tutto ciò che è stato fatto finora con le politiche climatiche ha avuto purtroppo solo un effetto marginale sulla riduzione della domanda di combustibili fossili, che ancora totalizza circa l’80% dell’energia primaria globale. Ai governi mondiali viene consigliato di pianificare sul lungo termine per la transizione energetica, evitando di farsi solo prendere dalle pressioni urgenti del momento. L’obiettivo dovrebbe essere sempre quello di spostare la domanda lontano dai combustibili fossili, piuttosto che cercare di frenare l’offerta.

 

Cinque lezioni per imparare dalla crisi

 

È necessario rendersi sempre più indipendenti dai combustibili fossili, ma anche da connessioni troppo strette fra regioni. Sganciarsi dalla volatilità dei prezzi, come anche da sbalzi che possono venire rapidamente trasmessi tra settori e regioni. Una maggiore flessibilità nell’offerta e nella domanda è in grado di fornire resilienza. Un altro aspetto messo in luce è la mancanza di disponibilità di materie prime. Rendersi più indipendenti nella manifattura e nella produzione di componenti, fare di più per garantire una maggiore varietà di offerta nei settori chiave della transizione energetica verde è importante e si rende ora ancor più urgente.

 

Contracting fotovoltaico: la transizione verde a portata di tutti

 

La realtà è che la transizione energetica non è alla diretta portata di chiunque. I costi non sono affrontabili per molti. Sun Contracting, invece, offre a chiunque l’installazione e il mantenimento in funzione di un impianto fotovoltaico, senza alcuna spesa iniziale né corrente. Questa soluzione garantisce la sicurezza energetica, nonché la sostenibilità economica ed ecologica. E attualmente sta permettendo a diverse imprese di non avere preoccupazioni per l’elettricità, per l’ambiente, né tantomeno per la propria bolletta energetica.

 

Ritratto aziendale

 

Il gruppo Sun Contracting è attivo nel settore fotovoltaico da oltre 12 anni, in particolare con la sua soluzione sostenibile di Contracting fotovoltaico. Il gruppo di aziende intorno alla società madre del Liechtenstein gestisce una capacità fotovoltaica di 106,7 MWp, distribuita in quattro Paesi europei. 80,7 MWp è la potenza in progetti Contracting. Sun Contracting AG lavora anche nel campo degli investimenti sostenibili, tramite la partecipata Sun Invest AG, che di recente ha emesso le obbligazioni Sun Invest Clean Energy Bonds 2022.

SUN CONTRACTING AG
Landstrasse 15
LI-9496 Balzers
E-Mail: office(at)sun-contracting.com
Tel.: +423 380 09 90

INNOVATING
ENERGY CONCEPTS